Biografia
Massime di Fides Milani Finotti
È molto più importante ciò che non si sa di quello che si sa già.
C’è un tempo per parlare e un tempo per ascoltare, un tempo per ridere e un tempo per ascoltare, un tempo per ridere ed uno per piangere.
È vero che è importante partecipare, ma è molto più importante vincere. A questi ragazzi io insegnerò il saper leggere e scrivere e far di conto.
Ai ragazzi insegnava la disciplina, il reciproco rispetto e l’amore per lo studio.
Sin dalla prima elementare i bambini scrivevano con la penna stilografica; in ogni lettura che affrontavano dovevano trovare verbi e nomi nei vari pensieri; quindi fin dall’inizio analisi grammaticale che veniva spontanea.
Sotto il banco di ogni alunno c’era un quaderno a righe dove venivano scritti i pensieri liberi: quando un bambino finiva prima il proprio compito, se non voleva star lì a guardare il muro o ad annoiarsi poteva annotare in questo quaderno ciò che gli passava per la mente. Ecco lo stimolo a scrivere le poesie o i racconti che poi Fides a fine del quinquennio ci ha regalato in un meraviglioso libro che raccoglie tutti questi pensieri.
Fides diceva sempre che "la memoria è un muscolo e che deve essere alimentato e stimolato se vogliamo farlo funzionare".
Oltre a essere stata una grande maestra è stata anche una grande mamma e una grande donna, impegnata nella vita sociale, nel volontariato e nelle istituzioni come Consigliere di Quartiere.
La maestra Fides credeva nel valore della famiglia in modo profondo. La famiglia, "il Pilastro" come la definiva lei, "il Pilastro" su cui poggia tutto il nostro sistema se ci sono buone fondamenta "la Casa" non crollerà mai, se vacillerà anche più volte, ma sempre salda resterà.